In una nazione come l’Italia caratterizzata da oltre settemila
chilometri di coste e da una storia marinaresca dalle radici
profonde, ci proponiamo per sviluppare e potenziare quelle
discipline nautiche che fanno, della potenza delle braccia, dei
muscoli della schiena, del la spinta delle gambe, un tutt’uno con
l’acqua e con il nostro splendido mare.
Già numerosi paesi del Nord Europa ma anche la vicinissima
Francia, fanno delle discipline nautiche una fonte di turismo in
forte espansione ed una forma di educazione sportiva all’aria
aperta tra le più salutari. I giovani ne godono già nei programmi
di studio, i meno giovani le rendono un’attrazione turistica.
Ed è proprio a questo che mi sono ispirato, da oltre vent’anni anni
pratico la canoa a livello agonistico ed amatoriale, ho percorso
numerosi fiumi d’Europa, navigato nell’oceano atlantico, surfato le
onde del Pacifico, ovunque ho trovato accoglienza e stupore,
stupore di tutti quei neofiti che si avvicinavano a questa
disciplina, mai uno deluso, tutti entusiasti. Purtroppo osservo
spesso anche parecchi giovani a “ciondolare” sulle panchine e
lasciati al loro casuale destino. Mi sono fatto l’idea che
probabilmente la difficile situazione che stiamo vivendo costringe
le famiglie ad essere troppo impegnate a far quadrare il bilancio
familiare negando, per ovvi motivi, la possibilità ai figli di
praticare costose discipline sportive .
Questi due fattori, promozione turistica eco compatibile ed
attività sportiva all’aria aperta low cost mi hanno spinto a voler
creare il Kayak Club Arenzano